Come deve comportarsi il docente A039 in vista della mobilità

Cari colleghi della classe A039,

siamo alla vigilia di un paradosso che avremmo di sicuro voluto evitare. A partire dal 28 febbraio tutti i docenti di ruolo sono chiamati a esprimersi sulla mobilità. La prima fase è la mobilità volontaria, quando il docente decide se chiedere di trasferirsi in altra scuola. Molti docenti A039 sono interessati a questa prima fase della mobilità, tutti quelli, ad esempio,  che hanno perso la titolarità di recente a causa dell’eliminazione della materia, sono interessati a presentare istanza per mantenere il punteggio di continuità, che perderebbero se non presentassero la domanda. Un chiarimento utile ce lo fornisce Orizzonte Scuola

Il paradosso però consiste nel fatto che ancora non sono stati pubblicati i decreti attuativi che riguardano l’ora aggiuntiva di “geografia generale ed economica”. In base alla situazione attuale i dirigenti scolastici delle scuole in cui dovrà essere inserita l’ora aggiuntiva (tutti gli istituti professionali e gli istituti tecnici del settore tecnologico) non conoscono le modalità di inserimento della nostra classe di concorso nella formazione dell’organico perché non hanno nessun regolamento scritto al quale attenersi.

(Dal gruppo S.O.S. geografia ci segnalano che la bozza prevede che l’ora venga inserita in organico di fatto, dunque non concorrerebbe alla formazione di cattedra in organico di diritto)

Quale destino affrontano nell’anno scolastico 2014/2015 i docenti della classe A039, considerata la contrazione delle ore dovute alla perdita completa delle ore del vecchio ordinamento? Dobbiamo aspettarci ancora confusione, malintesi, conflitti d’attribuzione e ricorsi? Dobbiamo aspettarci ancora l’atipicità che ha decimato le cattedre disponibili per la nostra classe di concorso? I tempi del Miur sono lunghi, ma quanto durerà la nostra pazienza?

Almeno leggiamo un segnale positivo: il successo della petizione #salvArte, in rete da pochissimi giorni che ha già raccolto il consenso di più di 75.000 firmatari, segno che la nostra materia è considerata importante dalla gente. Crediamo che un tale consenso non potrà passare inosservato.