Domani venerdì 15 marzo, in oltre 1300 diverse località di tutto il mondo, milioni di ragazzi scenderanno in piazza per sollecitare i governi ad agire contro il surriscaldamento climatico.
Anche l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia è schierata e chiede a gran voce al governo italiano e alla comunità internazionale azioni concrete contro il cambiamento climatico.
L’educazione geografica è educazione alla cittadinanza, alla responsabilità civile e alla sostenibilità culturale e ambientale.
Lo conferma la carta internazionale dell’educazione geografica, documento principe della comunità internazionale in cui si traccia una rotta verso il cambiamento, da rivolgere ai governi e a tutti gli educatori.
Climate change does not respect border; it does not respect who you are – rich and poor, small and big. Therefore, this is what we call ‘global challenges,’ which require global solidarity.
Ban Ki-moon
L’AIIG condivide le preoccupazioni della giovane svedese Greta Thunberg e sostiene lo SCIOPERO PER IL CLIMA del 15 marzo che vede impegnati per il bene comune del pianeta gli studenti e i docenti di tantissimi paesi.
Invitiamo tutti i docenti di geografia a far riflettere i propri studenti anche domani sul tema della responsabilità umana rispetto ai cambiamenti climatici.
Vi proponiamo alcune idee:
- proporre una lezione partendo dall’ultimo report dell’IPCC che spiega a quali cambiamenti stanno andando incontro il pianeta e le sue popolazioni
- sfruttare l’esperienza di National Geographic per proporre una riflessione sui Climate Change
- seguire i suggerimenti di Mary Ellen Flannery: (1) lanciarsi nell’argomento anche se non ci si sente troppo esperti, (2) usare i dati, (3) esplorarne gli effetti a scala locale, (4) considerare collegamenti con altre discipline e (5) concludere con qualche elemento d’ispirazione!
- Ragionare sul nostro impatto sull’ambiente, magari calcolando la propria impronta ecologica e quella della nostra scuola per poi ipotizzare come ridurla
Le possibilità sono tante.
Non perdiamo altro tempo.
Aiutiamoci a salvare l’ambiente e a salvare noi stessi.