Sabato primo giugno, nel corso del convegno nazionale 2019 della rete MIDA PRECARI, fra i tanti gruppi di docenti che hanno esposto i loro problemi, è stata invitata a parlare Paola Pepe responsabile della scuola secondaria dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia. L’Aiig ringrazia la rete MIDA precari per l’occasione di visibilità che è stata data alla causa dei docenti di geografia, da nove anni soggetti a condizioni di occupazione difficili dovute al taglio drastico delle discipline geografiche nella scuola secondaria di secondo grado. Negli ultimi anni per la classe di concorso A21, si sono ulteriormente ridotte le possibilità di occupazione, a causa del perdurare di una parziale atipicità della disciplina negli istituti tecnici e per la paradossale vicenda dell’assegnazione delle ore nei professionali, soggetta ad una normativa recente e ancora non del tutto recepita. Paola Pepe ha detto che l’AIIG non è un sindacato, ma che, negli ultimi anni l’associazione è stata riferimento per tanti docenti che hanno visto sparire le cattedre e perdere la loro posizione nelle scuole. Ha poi parlato delle condizioni di vita dei docenti di geografia, citando i casi specifici dei docenti che nel 2010 diventarono soprannumerari dopo essere stati per più di venti anni titolari nella stessa scuola, fino ai casi recenti di docenti che, a causa della poca disponibilità di ore nelle scuole, si trovano ad accettare cattedre lontano dalla propria residenza e distribuite su quattro o perfino sei sedi. Le competenze in uscita richieste negli istituti professionali e tecnici hanno diversi riferimenti alla geografia ma non c’è rispondenza con il contributo orario della disciplina. Ci accorgiamo di questa incoerenza agli esami di stato, quando viene chiesto ai ragazzi di commentare fenomeni globali dei quali non hanno mai sentito parlare in classe. In questi nove anni molti dei docenti specializzati, sono stati costretti a salvare il loro posto di lavoro spostandosi in altre classi di concorso. Ci siamo chiesti cosa ha perso la scuola abbandonando i docenti di geografia? Ha perso la loro competenza didattica e professionale e il loro contributo aggiornato su argomenti come l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, l’educazione ambientale, la conoscenza dell’Unione Europea per citarne solo alcuni. Della battaglia della classe di concorso per avere più ore deve beneficiare tutta la scuola per l’importanza strategica della disciplina.
Al termine dell’intervento, il senatore Mario Pittoni, presidente della 7a commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport) ha detto che è di suo interesse occuparsi della questione per trovare le soluzioni. Il prof. Patrizio Aucello, socio AIIG sezione Lazio è intervenuto ponendo la questione specifica delle due ore negli istituti professionali ottenendo rassicurazioni da parte del senatore.
Ricordiamo che in marzo, una delegazione del direttivo nazionale costituita da Riccardo Morri, Matteo Puttilli e Cristiano Giorda, fu ricevuta dalla vicepresidente della stessa commissione, senatrice Michela Montevecchi che si era mostrata favorevole al dialogo sulle stesse tematiche.