Nei giorni 10-12 maggio si è tenuta a Roma la seconda edizione della conferenza internazionale HYPE19 (HistorY and Physics Experience), dal titolo “Space Matters”, organizzata dall’International Students of History Association (ISHA) e dalla International Association of Physics Students (IAPS)
L’evento, che ha visto la partecipazione attiva di un gruppo internazionale di 40 studenti provenienti da corsi di laurea di ambito umanistico e tecnico scientifico presso istituzioni europee e di altri paesi del mondo, si è sviluppato con l’intento di fornire un quadro culturale fattivamente interdisciplinare. Esso ha certamente contribuito a sviluppare nei partecipanti, fin dalle fasi iniziali del loro percorso universitario, un positivo dialogo fra ambiti di ricerca epistemologicamente diversi.
Secondo il taglio caratteristico dell’iniziativa, la riflessione si è mossa sulle coordinate parallele e complementari della prospettiva storica e di quella tecnico-scientifica, alla ricerca di una condivisione di temi e contenuti.
Il quadro introduttivo delle giornate è stato centrato sul 2019 come anniversario, contemporaneamente, della prima circumnavigazione del pianeta condotta a partire dal 1519 dalla spedizione di Fernando Magellano, e del primo sbarco sulla luna, realizzato nel 1969 dalla missione statunitense Apollo 11.
A partire da questi fondamentali passaggi nella tecnica e nella storia delle esplorazioni si è snodata una “due giorni” di interventi e discussioni sulla fisica dell’universo e sulle future presenza e attività umane nello spazio al di fuori della Terra. L’argomento è quanto mai attuale in una fase come quella odierna in cui si registra un “cambio di passo” nella visione delle attività spaziali, da ambito strettamente scientifico a settore di sviluppo per l’industria civile e per molti servizi commerciali.