Il momento drammatico che stiamo vivendo impone d’obbligo di guardare il mondo con occhi mutati. Questo processo potrebbe iniziare dall’”incontro” rinnovato con le persone. Venuto a mancare lo schermo dei caratteri somatici con l’uso della mascherina, diventa necessario guardare nell’interiorità, nell’essenza, per cercare la condivisione attraverso l’empatia.
Dal momento che l’inattività ci ha fatto riconsiderare il valore del tempo, avvertiamo, come una scoperta copernicana, che non è più il tempo a viverci, ma siamo noi a ottimizzarlo e a renderlo nostro complice.
Questo momento drammatico va vissuto in modo positivo, con l’ottimismo della volontà, come esperimento sociale, una grande imperdibile occasione per un radicale cambiamento nelle abitudini e nelle relazioni.
Se corri produci, se ti fermi rifletti.
Questo senso di precarietà ha toccato tutti: i vecchi che pure hanno vissuto momenti difficili, ma anche i giovani che si sono trovati per la prima volta di fronte alle morti e alle tragedie perché per loro è stata l’occasione preziosa di ripensare e scrivere il loro futuro.
Per tutti è una grande occasione per cambiare, per ripensare ad un mondo più sano, più vivibile, un modo di guardare con occhi mutati.
“Non ti auguro un dono qualsiasi” (Poesia dei nativi americani) – leggerà la poesia la prof.ssa Miranda Di Federico
teleconferenza venerdì 9 aprile 2021 alle ore 18.00
Tutti i Soci sono invitati a partecipare per raccontare la propria esperienza, ma è necessario prenotarsi mandando una mail al seguente indirizzo: rasetta.nicholas@gmail.com
Il link di questa conferenza vi sarà comunicato qualche giorno prima del 9 aprile.