Nel corso dell’ormai consueto appuntamento settimanale con Geodialoghi, organizzato dalle Sezioni AIIG regionali Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia e alla presenza del Presidente nazionale, Prof. Riccardo Morri, sono stati presentati tre progetti di valorizzazione territoriale di grande rilevanza. Ad introdurre egregiamente i lavori è stato il Dr. Maurizio Giannone del Dipartimento Turismo della Regione Siciliana, già Docente di Geografia dell’Università di Palermo.
Nel primo intervento, la Prof.ssa Donatella Privitera, dell’Università di Catania, ha illustrato le potenzialità del nascente Parco Mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo, quale propulsore del buon vivere, ispirato al principio di sinergia tra patrimonio materiale e immateriale, tra tradizione e innovazione. Il Parco, di cui è capofila progettuale il Comune di Caltanissetta, mediante il coordinamento dell’Assessore alla Crescita Territoriale, l’Avv. Francesco Nicoletti, muovendo dalla Sicilia centrale abbraccerà, secondo un percorso a cerchi concentrici, tra gli 80 e i 100 comuni, nella sua prima fase ed oltre 150 al momento della sua piena operatività. Sul versante dell’impatto economico, il progetto punta alla promozione integrata di due grandi filiere, quella del turismo relazionale ed esperienziale e quella agricola, agroindustriale ed enogastronomica.
Il Geodialogo è proseguito con il Prof. Salvo Cannizzaro, punto di riferimento nel contesto regionale siciliano per il management della rete ecomuseale. L’apprezzato intervento del geografo dell’Ateneo di Catania ha inteso aprire un focus particolare sull’ecomuseo “Riviera dei Ciclopi”, un autentico scrigno di tesori architettonici, etnoantropologici e culturali del territorio, incastonato nel magnifico scenario della riviera jonica della Sicilia Orientale e che si pone, sin dalla sua fondazione, l’ambizioso obiettivo di valorizzare anche lo straordinario patrimonio immateriale castellese, da “I Malavoglia”, a Omero e Ovidio.
A chiudere l’incontro è stato l’avveniristico progetto presentato dal Prof. Iosé Gambino, Ordinario di Geografia dell’Università di Messina. Un “Grande Eco Acquario dello Stretto” che sorgerà nella zona falcata della Città di Messina e che per dimensioni strutturali, funzioni scientifiche e attività didattiche previste sarà superiore all’Acquario di Genova, seguendo un’innovativa mission che mette al centro del progetto un sistema di panificazione circolare all’insegna della geo-etica. Notevoli i punti di raccordo emersi tra il Grande Eco Acquario dello Stretto e il Parco Mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo, in considerazione anche della prevista istituzione di un polo per l’identità dello Stretto e mediterranea che nascerà all’interno dell’area di destinazione dell’acquario. In termini di flussi di visitatori, così come stimato dall’accurato business plan elaborato, si prevedono 1.042.154 visitatori l’anno, per un impatto economico, diretto e indiretto, che alle varie scale, dal locale al nazionale, avrà delle considerevoli e positive ricadute, anche e, soprattutto, in termini occupazionali.
A margine di questo appuntamento di Geodialoghi, impeccabilmente condotto dalla direzione tecnica della Prof.ssa Sabrina Malizia, è stato sottoscritto un importante accordo di partenariato di adesione progettuale per la realizzazione del “Primo Parco Mondiale, policentrico e diffuso, dello Stile di vita Mediterraneo”, siglato tra il Comune di Caltanissetta, rappresentato dall’Ass. Nicoletti e la Sezione Sicilia dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, rappresentata dal Presidente regionale, Prof. Claudio Gambino. L’accordo si inserisce nell’ambito della recente istituzione di “GeoLab”, il primo laboratorio regionale siciliano di geografia applicata, espressione diretta della volontà manifestata dal Direttivo AIIG Sicilia nel volere mettere a disposizione delle istituzioni e del territorio le proprie qualificate competenze.