Lo scorso gennaio, grazie ad una specifica convenzione tra AIIG e AGAT, abbiamo potuto partecipare al corso “Gamification & Game-based Learning” organizzato dalla Andrioti School di Corfù, nell’ambito del progetto di ricerca Erasmus+ “AGAT in Travel”.
Il corso, che inizialmente doveva offrire sei giorni di attività formative, è stato rimodulato e adattato alle nuove ed impreviste condizioni venutesi a creare il giorno 24 gennaio; infatti, un’eccezionale nevicata ha colpito alcuni paesi del Mediterraneo orientale, bloccando l’aeroporto di Atene, tappa necessaria per raggiungere la nostra meta finale. Questo imprevisto ha complicato non poco il nostro viaggio già condizionato dalla pandemia e dagli scarsi collegamenti con l’isola nel periodo invernale.
Ma tutto questo non ci ha scoraggiati. Gli ultimi due anni ci hanno forgiato ad affrontare gli imprevisti e con serena rassegnazione abbiamo assecondato gli eventi e lavorato per raggiungere la meta. Così, quella che doveva essere solo un’esperienza formativa… si è trasformata in una vera avventura!
Finalmente tutti riuniti a Corfù, abbiamo iniziato la nostra formazione in lingua inglese, rimodulata e concentrata in tre giornate.
Nella prima giornata Anna Agiovlasiti, la nostra tutor, ci ha illustrato la differenza tra Gaming e Game Based Learning e abbiamo svolto un’attività laboratoriale di Lego Serious Play; divisi in squadre abbiamo realizzato la nostra scuola del futuro. Dal confronto dei diversi artefatti sono emersi interessanti spunti di riflessione su come questo tipo di hands on activity possa aiutare la creatività e lo spirito di squadra.
La seconda giornata di formazione è stata completamente dedicata alla gamification. Durante la mattinata siamo stati coinvolti in una simpatica attività di treasure hunting che ci ha permesso di capire le caratteristiche e gli eventuali limiti di questo tipo di approccio didattico. Punti di forza? Il coinvolgimento, lo sviluppo di competenze di problem solving e il divertimento dell’esperienza! Successivamente abbiamo progettato e fatto sperimentare ai nostri colleghi esperienze di hunting, create anche con l’utilizzo di QR code; tecnologie molto semplici ma con un grande impatto didattico se usate all’interno di una lezione ben disegnata. La giornata è continuata con una sessione dedicata al role playing. Sicuramente una metodologia più complessa e che richiede molte energie. Anche in questo caso dopo una prima parte teorica siamo stati coinvolti in un workshop pratico perché, come emerso più volte durante questo corso, fare esperienza è sicuramente il modo migliore di apprendere.
Il nostro ultimo giorno di formazione si è concluso con due sessioni distinte, una dedicata agli Urban Games, l’altra alla tecnica della Break Out Education.
Come di consueto, dopo un’introduzione teorica, siamo stati coinvolti in esperienze pratiche per provare a entrare nel ruolo dello studente.
Cambiare punto di vista è infatti necessario per comprendere a fondo i meccanismi delle attività che possiamo proporre ai nostri alunni.
La nostra formazione non poteva completarsi senza una visita guidata che ci ha permesso di conoscere meglio la cittadina di Corfù, apprezzare la sua multiculturalità e vivere un piacevole momento di socialità. Camminare lungo le strade di questa cittadina ci ha inoltre permesso di vivere appieno lo spirito dell’isola, come molti luoghi turistici sospesi nell’intimità che spesso si crea quando anche gli ultimi e più ostinati turisti lasciano, non senza riluttanza, le sponde di una terra così affascinante. Come geografi sappiamo bene come fare, basta una carta, un paio di scarpe ed ecco che i piedi sono già in strada a guidarci riottosi ed impazienti lungo le linee invisibili tracciate da milioni di passi già percorsi attraverso la magnifica pavimentazione di questa città che molto ha visto e molto ha da raccontare per chi a questo si dispone. Dall’aspetto appare come una pietra molto uniforme, calcarea dalla tinta beige calda, resa liscia all’inverosimile dall’usura. Un particolare non da poco per chi la calpesta e vi procede quasi senza sforzo, quasi fosse un sottile suggerimento ad approfondire la casuale esplorazione di una così suggestiva località.
È con questa immagine soleggiata e gioiosa che abbiamo lasciato l’isola, dopo aver vissuto un’esperienza breve ma decisamente intensa! Molti gli stimoli professionali ricevuti e tante le sfide personali superate; l’affiatamento del nostro gruppo e l’entusiasmo per il nostro lavoro ha permesso di creare le condizioni giuste per trarre il meglio da l’opportunità che l’Associazione ci ha voluto offrire. Ci auguriamo di riuscire presto ad applicare quanto vissuto nelle nostre classi e a condividerlo con i nostri colleghi.