La Fondazione Mast di Bologna ha allestito la mostra Anthropocene, l’epoca umana che, documenta attraverso le spettacolari fotografie di Edward Burtynsky ed i film di Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier, le irreversibili trasformazioni prodotte dall’azione dell’uomo. Esse hanno cambiato il volto della Terra e inaugurato l’epoca umana, l’antropocene, appunto.
Il tema della mostra è squisitamente geografico: le immagini illustrano con forza le drammatiche collisioni tra uomo e natura a causa di estrazione mineraria, urbanizzazione, industrializzazione, agricoltura, proliferazione di dighe e alterazioni idrografiche, presenza invasiva di plastica e cemento, deforestazione incontrollata, accumulo abnorme di rifiuti urbani.
La sezione Marche dell’AIIG ha organizzato la visita all’esposizione il 27 ottobre 2019. Hanno accolto l’invito a partecipare 9 studenti di laboratorio di Geografia dell’Università di Urbino, 18 studenti di scuola secondaria di primo grado, 4 docenti universitari, 8 docenti di scuola secondaria, 2 docenti di scuola primaria, 8 “amici e accompagnatori”, 3 studenti di scuola primaria, per un totale di 52 persone.
Al termine della giornata, soddisfatti per l’iniziativa, diversi partecipanti hanno chiesto l’iscrizione alla AIIG Marche. Il programma di visita-sperimentazione laboratoriale è stato così articolato:
- visita guidata all’esposizione (90 minuti circa)
- workshop fotografici (60 minuti circa)
- visione del docu-film Antropocene, l’epoca umana (88 minuti)
- esplorazione multimediale attraverso una serie di installazioni in “realtà aumentata” (durata libera).
La qualità delle immagini e delle attività proposte dal Mast nel contesto di un contenitore di qual è architettonicamente la sede espositiva, hanno reso l’esperienza gratificante sul piano intellettivo ed emotivo. La contiguità delle temi della tecnosfera con quelli prettamente geografici e della divulgazione, hanno avvicinato i partecipanti alla AIIG come associazione del territorio E per il territorio, disponibile a coinvolgere, e lasciarsi coinvolgere, nelle attività formative e di gestione della realtà, locale e globale, che in definitiva è l’oggetto di indagine della geografia.
Pollenza, 31 ottobre 2019 SABRINA RICCIARDI