Inizia domani il Congresso Geografico Italiano ospitato nella sede dell’Università di Padova.
Alcune sessioni saranno aperte a tutti. Scopri di più leggendo qui sotto:
Il tema
Intensificazione dei fenomeni migratori, aumento della connessione dei territori attraverso nuove tecnologie a supporto del trasporto di merci e persone, sovrapposizione crescente tra pratiche turistiche e pratiche ordinarie dei luoghi, espansione di mediascapes globali trainati dall’avvento dei social network, accelerazione di crisi climatiche e ambientali. Se il movimento è una dimensione implicita della geografia, poiché da sempre informa la relazione tra uomo e ambiente e tra spazio e società, una rinnovata attenzione verso questo aspetto è emersa negli ultimi decenni. Termini come mobilità, circolazione, trasferibilità, connettività, transcalarità hanno connotato la più recente ricerca in campo geografico. Non si tratta di una semplice focalizzazione sulle dinamiche e sulle implicazioni spaziali, economiche, politiche, culturali o ambientali del movimento in relazione agli oggetti della ricerca geografica – siano questi umani, biologici o tecnologici – ma di un rinnovamento dello stesso vocabolario, della stessa cassetta degli attrezzi e delle stesse lenti di cui i geografi e le geografe si dotano per osservare, descrivere, analizzare e, in ultima analisi, produrre conoscenza.
Dedicare il Congresso Geografico Italiano 2021 alle “geografie in movimento” sembra paradossale nel momento in cui l’iper-mobilità che sembrava aver attratto l’attenzione più di recente – come fatto socio-spaziale ma anche come oggetto o categoria d’analisi privilegiati della ricerca – è messa in questione da una pandemia difficilmente eguagliabile a quelle che l’hanno preceduta. Se da un lato la pandemia trova nel legame con la radicalizzazione della globalizzazione un proprio elemento distintivo, dall’altro lato il momento è contraddistinto da un forte rallentamento dei flussi che più avevano guadagnato la ribalta a causa dei confinamenti a scale diverse imposti o subiti da differenti categorie di persone e oggetti (nella propria casa, nella propria regione, nel proprio Stato). Il rischio è che si perda di vista il fatto che mobilità e immobilità non sono mai assolute, né singolari. La situazione presente (o appena attraversata), piuttosto, smuove concetti, teorizzazioni, strumenti eminentemente geografici, quali i modelli di diffusione con cui è possibile interpretare il contagio; il concetto di prossimità; le teorie della mobilità che hanno contraddistinto il dibattito geografico (e non solo) negli ultimi decenni; il rinnovato uso di linguaggi e rappresentazioni nell’interpretazione di dinamiche spaziali, socioculturali e ambientali orientati ora verso metodologie più analitiche, ora verso stili più “incorporati”.
Il Congresso Geografico Italiano 2021 vuole stimolare la comunità geografica italiana a farsi promotrice di una articolata riflessione su queste geografie in movimento sia per inserirsi, con la propria specificità, nel dibattito sulle mobilità, intese in senso ampio e plurale, sia per riflettere sul movimento come dialogo trasversale tra le branche interne alla disciplina e della disciplina con altri saperi. Dialogo e movimento che hanno l’ambizione di uscire dalle sedi strettamente accademiche per mettersi più efficacemente in relazione con la società civile in quell’ottica di public geography che recentemente è stata oggetto di riflessione in diverse occasioni. Si tratta di un movimento che si tenta di imprimere anche nella formazione e nella professione dei geografi e delle geografe. Un movimento, dunque, che è intellettuale e fisico-materiale, nonché intimamente transcalare e transdisciplinare nel dialogo reciproco tra le diverse voci della geografia italiana e della geografia internazionale.
Un congresso online
Interpretando lo “spirito del tempo” pandemico nelle sue problematicità ma anche nelle opportunità uniche che esso offre, il Comitato organizzativo propone un congresso:
online
Se da un lato ribadisce l’immobilità fisica che la pandemia ci ha imposto, il formato online consentirà dall’altro di mobilitare stili inediti di interazione e di condivisione dell’evento congressuale.
innovativo
Sfruttando a pieno le potenzialità offerte dalla modalità virtuale, il congresso offrirà contenuti da fruire in maniera inedita. Il congresso intende al contempo adottare una formula che consenta ai partecipanti un’esperienza online sostenibile e confortevole, in particolare sul fronte dell’organizzazione oraria e della durata dei lavori.
più accessibile
Il formato online consentirà una maggiore accessibilità, la possibilità di vivere in modo trasversale e dinamico l’evento congressuale. Tale formato consentirà di raggiungere pubblici diversificati e di dare una maggiore risonanza all’evento.
Partecipa alle attività in diretta: