Convegni
1° convegno AIIGiovani
Rimini 21-22 ottobre 2006
Discorso di apertura di A. Consoli
Ho accolto con sentito piacere l’invito del Prof. Gino De Vecchis, Presidente Nazionale dell’AIIG, quando ieri mi ha chiesto di rappresentare l’AIIGiovani in
occasione del suo 1° Convegno Nazionale, organizzato al termine di un “anno pilota” durante il quale i referenti delle varie regioni hanno iniziato a riunirsi
per individuare linee guida comuni e per discutere su un ampio ventaglio di progetti da condividere e promuovere insieme. A seguito del proficuo confronto di
Campobasso (2-5 settembre 2005), ove per la prima volta è stato dedicato un apposito spazio alle riflessioni dei soci juniores, si è diffusa una certa vitalità e ora l’AIIGiovani si trova di fronte a un importante banco di prova, in cui cercherà di evidenziare i passi già compiuti e gli obiettivi che potranno essere
raggiunti nel medio-breve tempo con un impegno congiunto. L’auspicio è quello di poter divenire un “anello forte” dell’AIIG, un “organo trainante” capace di
tradurre in pratica le proposte didattiche più originali, meglio congeniate e in grado di generare benefici per l’immagine della geografia. Personalmente
ritengo che l’AIIGiovani dovrebbe farsi portavoce, presso le scuole (e successivamente presso le Pubbliche Amministrazioni), di una serie di attività con cui
attirare l’attenzione e l’interesse degli studenti e degli insegnanti. L’AIIGiovani ha, infatti, le potenzialità e le motivazioni per supportare l’AIIG nella
sua funzione di trait d’union tra mondo scolastico e mondo accademico e per favorire i rapporti tra l’universo geografico e l’universo politico. Un primo
filone di iniziative potrebbe incentrarsi sugli espedienti necessari per rendere le escursioni e le esperienze sul campo un momento significativo di
apprendimento, un mezzo dinamico con cui ricavare materiale inedito e grazie al quale addentrarsi direttamente nei diversi contesti, riconoscendone i problemi, le risorse, le opportunità di sviluppo… tutto ciò mettendo a frutto un modo di operare tipicamente geografico.
Un altro indirizzo potrebbe ruotare attorno alle molteplici e generalmente “inesplorate” prospettive offerte da uno stretto rapporto tra geografia e
informatica e, in tale ambito, andrebbe ad esempio strutturata una lezione.