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La rivista
2007 - n3

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L'EDITORIALE
Giovani, formazione geografica e prospettive di lavoro


Luci e ombre della situazione attuale
In questo numero della rivista un articolo tratta dei dottorati di ricerca nelle discipline geografiche, evidenziando la numerosità e la vitalità delle scuole di alta formazione nella nostra disciplina presenti in Italia. L’AIIGiovani sta crescendo, anche numericamente, in maniera confortante coinvolgendo studenti dei corsi di dottorato, delle SSIS, assegnisti di ricerca presso dipartimenti che studiano il territorio, studenti universitari di area geografica ecc. Vari giovani studiosi hanno scritto contributi scientifici di notevole interesse su questo fascicolo come sui precedenti. A fronte di questo panorama indubbiamente positivo non possiamo nasconderci il fatto che quasi i tutti i giovani del nostro Paese, e i giovani geografi non fanno eccezione, abbiano soltanto un’occupazione precaria, mentre le prospettive per il futuro, al momento, non sembrano essere rosee, salvo, poco prevedibili cambiamenti radicali della situazione. La delusione è palpabile. Sul numero 4 del quindicinale distribuito gratuitamente negli atenei italiani “Corriere dell’Università e del Lavoro” () della prima metà di marzo 2007 campeggiava l’immagine del Presidente del Consiglio con un richiamo che è emblematico della difficile situazione ù dei giovani italiani che soffrono per la precarietà del lavoro e per le conseguenti difficoltà nel pianificare il loro futuro.

La formazione: un problema ineludibile per l’AIIG al quale la rivista cerca di fornire qualche risposta
Questo è un problema che la nostra Associazione non può ignorare in quanto si interessa istituzionalmente di formazione geografica, che deve essere sempre attenta al mercato del lavoro, sia in rapporto al reclutamento nella scuola e nell’Università che al di fuori: ci si riferisce ad es., al settore turistico, alla pianificazione e all’organizzazione del territorio, allo sviluppo sostenibile, alla cooperazione internazionale ecc. Gli articoli contenuti in questo numero ne sono un esempio a partire dal documento intitolato Punti chiave per l’insegnamento/apprendimento della Geografia nella Scuola Italiana, approvato all’unanimità dal Consiglio centrale, con cui si apre la rivista, per passare poi all’impegnativo tema: Dallo sviluppo agricolo allo sviluppo territoriale: didattica della geografia per la cooperazione allo sviluppo con riferimento all’Africa. Al riguardo dei rapporti tra Nord e Sud del mondo è sembrato doveroso ricordare il quarantesimo anniversario dell’Enciclica Populorum Progressio. Due altri temi di scottante attualità sono il Cinquantenario dei trattati di Roma e l’Anno Europeo delle Pari Opportunità. Le segnalazioni di lavori e convegni sull’immigrazione straniera in Italia, sulla globalizzazione, sulle politiche territoriali di sviluppo dalle aree economicamente più forti del Paese come il Nord-Ovest, alle aree montane ci fanno capire le prospettive di sviluppo della nostra disciplina, ma ci stimolano anche ad aprirci sempre più al confronto, non sempre facile, con altre esperienze di ricerca dalle quali, abbiamo, comunque, sempre qualcosa da imparare.

Il precariato e le Geografie dell’esclusione
La nostra stessa disciplina insiste ormai da anni su temi collegati alla qualità della vita e alle contraddizioni insite nel modello di sviluppo nelle società avanzate. Il geografo inglese David Sibley ha scritto, già alcuni anni fa, un libro significativamente intitolato Geographies of Exclusion (Londra, Routledge, 1995). In questo caso il problema dell’esclusione riguarda il posto di lavoro fisso e ciò comporta una serie di conseguenze negative, non solo per chi lo vive sulla propria pelle, ma anche per la società. Tali conseguenze sono note a tutti e vengono denunciate, oltre che dai media, da più parti. La situazione tocca una parte considerevole dei nostri iscritti juniores, nonostante la buona preparazione di molti. Proprio in conseguenza di ciò, pur nelle ristrettezze del bilancio sociale, il Consiglio Centrale ha preso la decisione di venire incontro ai giovani con una quota sociale particolarmente favorevole e con altre iniziative di sostegno economico collegate alla partecipazione ad attività scientifiche o ad altri incontri. Il problema dell’esclusione dalla sicurezza del posto di lavoro non è ovviamente sentito solo dai soci juniores, ma anche dai soci AIIG che hanno figli o nipoti il cui titolo di studio “non fa più gola al mercato”. Talvolta l’offerta di alcune professionalità è decisamente superiore alla domanda. Pensiamo anche al mondo della scuola e dell’Università e chiediamoci quale è oggi e quale sarà domani (a partire dagli organici attuali e dall’età di chi li ricopre) la situazione della geografia che, ovviamente, varia da regione a regione e da Ateneo ad Ateneo.

Carlo Brusa
indice

1. L'indice
2. L'editoriale. di Carlo Brusa

CONTRIBUTI
3. Punti chiave per l’insegnamento/apprendimento della Geografia nella scuola italiana, di Maria Fiori
8. Dallo sviluppo agricolo allo sviluppo territoriale, di Sara Bin, Margherita Cestaro, Massimo De Marchi, Pierpaolo Faggi, Edgar Serrano
15. Karen Blixen e “La mia Africa”, Geografia diversa e preziosa, rubrica di Giacomo Corna Pellegrini
20. Solare Ciamician, “Il pianeta degli uomini”, rubrica di Giorgio Nebbia

LABORATORIO DIDATTICO
22. Il dottorato di ricerca nelle discipline geografiche in Italia, di Filippo Celata, Giuseppe Muti, Antonella Rondinone, Ugo Rossi
29. VO.MO. La montagna dalla cartografia al vocabolario scientifico, di Alessio Consoli
32. Il Progetto “Vocabolario della montagna” nella prassi didattica, di Daniela Pasquinelli d’Allegra
36. Il territorio come risorsa educativa: una proposta di didattica universitaria, di Anna Maria Pioletti
38. Il geoide: un esperimento a scuola, di Tullio Aebischer

EVENTI E NOTE
41. Progetto dei contenuti del nuovo portale della didattica, di Cristiano Giorda
42. 2007 Anno Europeo delle Pari Opportunità. Dall’emancipazione all’affermazione della diversità come valore culturale, di Miriam Marta
45. Incontri fra Sociologia e Geografia. Tre importanti eventi dedicati allo studio dei fenomeni migratori, di Davide Papotti
47. “La letteratura contemporanea nella didattica della geografia e della storia”, Milano, 16 febbraio 2007, di Paolo Molinari
47 “Per una nuova geografia delle lingue nel mondo contemporaneo”, Roma, Società Geografica Italiana, 1 marzo 2007, di Davide Papotti

48. AIIGiovani. La riunione inaugurale del 2007, Roma, 28 marzo, di Roberto Colella
48. Cambiamenti climatici e problemi ambientali globali e locali, Vercelli, 7 marzo 2007, di Alessandro Santini

49. I quarant’anni dell’Enciclica Populorum Progressio di Paolo VI, di Carlo Brusa
49. Fare Turismo, Salerno, 15-17 marzo 2007, di Raffaella Afferni

50. Chi governa la città - regione? Tra Milano e Torino qualcosa sta cambiando, Milano, 1 febbraio 2007, di Raffaella Afferni
50. L’Istria, l’Italia, il mondo. Storia di un esodo: istriani, fiumani, dalmati in Piemonte, Novara, 5-8 febbraio 2007, di Alessandro Santini

51. Il ruolo della grande Malpensa nelle strategie di sviluppo del nord-ovest, Milano, 19 marzo 2007, di Marcello Tadini
51. Effetti territoriali del low cost, di Luca Tamini

52. La Svizzera urbana, Mendrisio, Accademia di Architettura, 12 dicembre 2006, di Domenico Di Lorenzo e Annalisa Brunetti
52. DOCET 07. Idee e materiali per l’educazione, Roma, 30 marzo-1 aprile 2007, di Gino De Vecchis

53. “Cultura e tecnologia. Nuovi scenari per il turismo nella società contemporanea”, Termoli, Università del Molise, 23 marzo 2007, di Rocco Cirino
53. Convegno Internazionale Architettura e Politica, Milano, 22-23 marzo 2007, di Carlo Brusa

54. AIIG – AEDE. Una collaborazione iniziata negli anni Sessanta da riprendere con impegno, di Michele Stoppa
54. L’Unione Europa nel Cinquantenario dei Trattati di Roma, di Cristiano Pesaresi

56. I cinquant’anni dell’AEDE: un’associazione per l’Europa, di Renata Ballerio
58. Differenti prospettive per giudicare la globalizzazione
61. Recensioni e segnalazioni
63. Vita dell’Associazione

Copertina
Inserto fronte e retro:
IL TELERILEVAMENTO PER L’OSSERVAZIONE
DEL NOSTRO PIANETA DALLO SPAZIO
Maurizio FEA, European Space Agency (ESA) - ESRIN, Frascati



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