L' EDITORIALE Quattro anni difficili, ma fecondi riflessioni a fine mandato del Consiglio Centrale Con il 57° Convegno nazionale a Sanremo termina il mandato dell’attuale Consiglio. Per questo motivo nella rivista si trovano le schede per l’elezione dei nuovi Consiglieri. Poiché l’espressione del voto è testimonianza chiara di partecipazione e appartenenza all’Associazione, consentitemi un forte invito a votare. La relazione all’Assemblea dei Soci ogni anno dà conto dello stato dell’Associazione; pertanto in questa sede è sufficiente rilevare solo alcuni elementi per tracciare un quadro che non è roseo, ma che tuttavia consente di guardare con serenità al futuro. La vita dell’AIIG, infatti, non può essere osservata in maniera isolata, avulsa dal generale contesto socio-culturale ed economico. La crisi, protratta nel tempo e ovunque diffusa, ha fatto sentire effetti pesanti in tutto l’associazionismo. In una situazione che mai si era presentata con tale asprezza dal secondo dopoguerra, l’Associazione ha operato a tutti i livelli con un serio impegno, senza risparmio di energie. Confesso che non mancano momenti di scoraggiamento nel constatare che ai tanti sforzi e sacrifici spesso non corrispondono le risposte attese. I dirigenti regionali e provinciali, che s’impegnano quotidianamente a favore dello sviluppo dell’ AIIG, possono comprendere queste riflessioni, che devono tuttavia condurre, con un approccio positivo, alla moltiplicazione dell’impegno. A tale proposito, si deve considerare come l’AIIG consolidi le sue migliori tradizioni: innanzi tutto quella della nostra rivista Ambiente Società Territorio, diretta con grande impegno e professionalità da Carlo Brusa, e quella del Convegno nazionale, quest’anno organizzato con notevole dedizione da Giuseppe Garibaldi. In tale quadro generale va inserito lo straordinario lavoro realizzato dalle singole Sezioni regionali e provinciali, a tutti visibile nei Report biennali, l’ultimo dei quali elaborato dal Segretario Riccardo Morri. Oltre che alla valorizzazione della tradizione, l’AIIG è impegnata a sviluppare le attività intraprese nelle ultime consiliature, come la Collana, edita da Carocci, che nel 2014 si arricchirà di nuovi volumi, e il sito www.aiig.it diretto da Cristiano Giorda, sempre più ricco e visitato. Si sottolinea che di recente sono affiancati al sito, con il quale bene s’integrano, i social network (facebook e twitter). È pure necessario che l’AIIG abbia costantemente presente il suo rinnovamento. Piace ricordare come negli ultimi quattro anni sia riuscita a intraprendere nuove e impegnative attività, che manifestano tutta la vitalità di cui l’Associazione è portatrice. Mi riferisco in particolare: alla realizzazione del Workshop nazionale, giunto quest’anno a Padova (un ringraziamento particolare a Giovanni Donadelli e a Matteo Puttilli) alla sua terza edizione; al varo di Geografica-mente, “laboratorio permanente on line di ricerca e didattica per lo sviluppo del pensiero geografico”, che, grazie all’impegno della responsabile Daniela Pasquinelli e dei coordinatori delle varie aree in cui si articola, sta raccogliendo importanti contributi e materiali utili a docenti e ricercatori; alla pubblicazione di una nuova Rivista on line gratuita Journal of Research and Didactics in Geography MANZI E., Geografie salgariane, Torino, A. Viglongo & C., 2013. |
2. Editoriale: Quattro anni difficili, ma fecondi. Riflessioni a fine mandato del Consiglio Centrale, di Gino De Vecchis |
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